domenica 31 marzo 2013

Cosa mi combini Cambiasso!

Giocatori che lottano fino alla fine, che si dedicano alla propria squadra, intelligenti sul campo così come fuori ad esso... sono quei giocatori che fanno parte del mio top team che, fino ad ieri, includeva Esteban Cambiasso.

Capisco il giocare contro alla tua rivale di sempre, capisco il perdere e capisco pure che ci siano avvenimenti che possono dare fastidio ma nulla può giustificare un'entrata da macellaio come quella che hai fatto ieri in Inter - Juventus a tempo scaduto.

Un'enorme macchia nera nella tua splendida carriera. Mi dispiace Cambiasso.

30 Aprile 2013 - Inter vs Juventus 1-2

sabato 30 marzo 2013

La Pasqua e la sua simbologia

Posso affermare che non sono un bravo cristiano: non vado a messa, non seguo le tradizioni (ieri mi sono fatto una fiorentina che al solo pensiero mi viene ancora l'acquolina...) e, purtroppo, non gradisco molte decisioni prese da chi la chiesa la vive... ma sono convinto che ogni idea vada rispettata.

La religione cristiana influenza nella quotidianità l'Italia e tuttavia molti di questi intrecci fra stato e chiesa, vanno a creare situazioni che mi piace definire "bolla", dei piccoli ecosistemi che finché rimangono isolati sono pressoché impercettibili ma quando vengono a contatto con agenti esterni esplodono creando situazioni incredibili.

Domani è Pasqua, la resurrezione del Cristo, a mio avviso una delle festività con maggiore significato: il sacrificio.
Il sacrificio è qualcosa di incredibile, coniuga la forza con la volontà andando a creare quella rinuncia al fine di ottenere qualcosa poi. E' qualcosa di meraviglioso.

Buona Pasqua.

venerdì 29 marzo 2013

Il Sole 24 Ore: basta giochi, l'Italia ha bisogno di un governo e riforme

Il sole 24 Ore - 29/03/2013
Questo è il titolo di un articolo, molto importante, sulla situazione italiana, sul Sole 24 ore.

Sorseggio il caffè di metà mattina e mi viene fatica a gustarmelo come vorrei leggendo l'articolo di Roberto Napoletano: 

  • I prelievi fiscali e contributivi che gravano sulle imprese (total tax rate) è il 68,3%
  • La burocrazia italiana, inefficiente e lentissima, è stimata 73 miliardi l'anno
  • Il rapporto fra debito pubblico e PIL è ormai al 130%
  • Non c'è un piano di sviluppo ne un piano anti-arretramento
  • Migliaia di PMI sono in attesa, ormai da anni, di ricevere lo sblocco dei loro crediti verso la Pubblica Amministrazione e nella lunga attesa di ricevere quanto dovuto, le PMI si sono indebitate con le banche.
  • Senza un Governo, l'IVA salirà al 22%
  • Senza un Governo, l'IMU sarà nuovamente da saldare a Giugno
  • Senza un Governo, arriverà la Tares, la nuova tassa sui rifiuti, che peserà oltre il 30% rispetto all'attuale


Quello che mi ha colpito maggiormente, e che voglio riportare così come ha scritto R. Napoletano:

Questa Italia esige rispetto, attenzione e, soprattutto, merita di essere governata. Lo chiedono i suoi giovani, il mondo della produzione tutto (piccoli, medi e grandi), le famiglie, i tanti, troppi quarantenni/cinquantenni che si ritrovano dalla sera alla mattina senza un lavoro. Serve un governo che attui la discontinuità necessaria rispetto a una linea di politica economica che va da Tremonti a Monti e si è sempre ben guardata dall'intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse necessarie ad avviare una riduzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stesso tempo, alimentare un flusso costante di investimenti in conto/capitale, a partire dalla spesa per le infrastrutture. 
Il caffè ormai si è raffreddato ma l'articolo è così veritiero che mi sembra impossibile di come, chi ci governa e chi dirige questo paese non abbia mai voluto attuare misure concrete.


Condivido in pieno quanto afferma il giornalista: non c'è più tempo da perdere, serve un Governo che faccia qualcosa sull'economia nazionale: bisogna accantonare gli interessi di pochi e concentrarsi sull'emergenza del lavoro giovanile e sulla ristrutturazione del piano industriale italiano, entrambi colpiti in maniera drastica dalla crisi del 2008-2009.

L'Italia deve tornare ad essere protagonista in Europa in maniera positiva e propositiva, non come lo è stata negli ultimi anni: non deve essere l'ultima ruota del carro che aspetta aiuti e promette imprese impossibili, deve proporre, deve dire la sua portando gli interessi del paese al cospetto degli altri stati e contribuire attivamente allo sviluppo dell'Europa stessa.


Il caffè è ormai freddo, non c'è più tempo da perdere.

giovedì 28 marzo 2013

Caffè, una passione quotidiana



Il caffè è un rito: la sacralità dei gesti con cui si prepara la moka, il rumore proveniente dalla moka stessa quando il caffè è sul fuoco, il profumo che si diffonde per casa... delizioso. 

Anche la gestualità di portarsi la tazza alla bocca, con l'aroma che invade le narici è qualcosa di unico.

Il caffè alla mattina è fondamentale, per partire alla grande, verso fantastiche avventure!





Immagine trovata su Google.