venerdì 29 marzo 2013

Il Sole 24 Ore: basta giochi, l'Italia ha bisogno di un governo e riforme

Il sole 24 Ore - 29/03/2013
Questo è il titolo di un articolo, molto importante, sulla situazione italiana, sul Sole 24 ore.

Sorseggio il caffè di metà mattina e mi viene fatica a gustarmelo come vorrei leggendo l'articolo di Roberto Napoletano: 

  • I prelievi fiscali e contributivi che gravano sulle imprese (total tax rate) è il 68,3%
  • La burocrazia italiana, inefficiente e lentissima, è stimata 73 miliardi l'anno
  • Il rapporto fra debito pubblico e PIL è ormai al 130%
  • Non c'è un piano di sviluppo ne un piano anti-arretramento
  • Migliaia di PMI sono in attesa, ormai da anni, di ricevere lo sblocco dei loro crediti verso la Pubblica Amministrazione e nella lunga attesa di ricevere quanto dovuto, le PMI si sono indebitate con le banche.
  • Senza un Governo, l'IVA salirà al 22%
  • Senza un Governo, l'IMU sarà nuovamente da saldare a Giugno
  • Senza un Governo, arriverà la Tares, la nuova tassa sui rifiuti, che peserà oltre il 30% rispetto all'attuale


Quello che mi ha colpito maggiormente, e che voglio riportare così come ha scritto R. Napoletano:

Questa Italia esige rispetto, attenzione e, soprattutto, merita di essere governata. Lo chiedono i suoi giovani, il mondo della produzione tutto (piccoli, medi e grandi), le famiglie, i tanti, troppi quarantenni/cinquantenni che si ritrovano dalla sera alla mattina senza un lavoro. Serve un governo che attui la discontinuità necessaria rispetto a una linea di politica economica che va da Tremonti a Monti e si è sempre ben guardata dall'intervenire nel corpo vivo della inefficiente macchina pubblica per liberare correttamente le risorse necessarie ad avviare una riduzione dei prelievi fiscali e contributivi e, allo stesso tempo, alimentare un flusso costante di investimenti in conto/capitale, a partire dalla spesa per le infrastrutture. 
Il caffè ormai si è raffreddato ma l'articolo è così veritiero che mi sembra impossibile di come, chi ci governa e chi dirige questo paese non abbia mai voluto attuare misure concrete.


Condivido in pieno quanto afferma il giornalista: non c'è più tempo da perdere, serve un Governo che faccia qualcosa sull'economia nazionale: bisogna accantonare gli interessi di pochi e concentrarsi sull'emergenza del lavoro giovanile e sulla ristrutturazione del piano industriale italiano, entrambi colpiti in maniera drastica dalla crisi del 2008-2009.

L'Italia deve tornare ad essere protagonista in Europa in maniera positiva e propositiva, non come lo è stata negli ultimi anni: non deve essere l'ultima ruota del carro che aspetta aiuti e promette imprese impossibili, deve proporre, deve dire la sua portando gli interessi del paese al cospetto degli altri stati e contribuire attivamente allo sviluppo dell'Europa stessa.


Il caffè è ormai freddo, non c'è più tempo da perdere.

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